Il Natale ormai è alle porte, manca solo una settimana; così come vicinissimo è l’anno nuovo!

Cosa significhi oggi questa festa lasciamo che sia ognuna di voi (e ognuno di voi) a stabilirlo, a “sentirlo”: un momento per riposare e ricaricarsi, dei giorni da trascorrere con i propri cari, l’opportunità per fare il punto della situazione o per staccare da tutto andando lontano. Che abbia un valore religioso, tradizionale, consumistico, mondano o mistico poco importa, quello che conta, invece, è che sia una festività da vivere come lo si desidera…che poi, forse, questa è la ricetta di tutta l’esistenza, almeno di una felice: fare quello che ci piace, ci rappresenta, ci fa sentire bene nella nostra pelle.

A questo nuovo anno, cosa chiediamo? Cosa ci aspettiamo che ci porti il 2015? Anche in questo caso, i desideri sono infiniti e, accanto alla salute (sempre in cima alla lista), magari speriamo di incontrare l’amore o di rendere più solido quello che già abbiamo, di iniziare un lavoro che ci soddisfi o avvertire un nuovo slancio nella nostra  solita professione; oppure un figlio, una casa, un weekend al mare…insomma: all’albero – e ancora di più al tappo dello spumante che volerà in aria alle 00:00 del 31 –  noi affidiamo la nostra eterna aspirazione a mediare fra il desiderio di proteggere quanto abbiamo faticosamente costruito sino ad ora e quello di raggiungere nuove e bellissime mete domani, mettendo da parte la paura di rischiare e provando a sperimentare zone inedite di noi.

Bene, LeaderShe vuole porgere i suoi più sinceri (e intensi) auguri alle donne ironiche che sanno riconoscere i propri talenti e non li temono, agli uomini che desiderano un mondo popolato da questo tipo di donne (compagne di squadre affiatate, nel lavoro e nella vita privata) e alle aziende che con sguardo lungimirante hanno compreso come tutto questo sia la chiave del successo!

Ci rivediamo a gennaio!